SILE

Incontrato l’accompagnatore, partiamo in bus alla volta di Portegrandi, frazione di Quarto d’Altino, per imbarcarci sulla motonave che ci attende per una navigazione guidata che si snoda lungo il Sile. Scopriamo la storia del fiume, la sua importanza commerciale e le bellezze floristiche e faunistiche che lo abitano abbondantemente: per questo l’habitat che afferisce al corso d’acqua è definito come ‘piccola foresta amazzonica’. Con un po’ di fortuna possiamo osservare la Folaga, il Tuffetto, la Gallinella d’acqua e il maestoso Svasso maggiore. Volgendo lo sguardo lungo le rive del fiume, si possono rilevare assembramenti di Cavedani nonché Tinche e Carpe. Tutto attorno l’Hippuris vulgaris e le infiorescenze del Morso di Rana che si mescolano alle foglioline dalla Lemna minor. Sbarchiamo al porto del paese rivierasco di Casale, che scopriamo nella sua parte storica: la guida ci accompagna lungo un itinerario che fa tappa alla torre carrarese, massiccia ed imponente, di pianta circolare, e a villa Frezza di hemingwayana memoria. Dopo il reimbarco proseguiamo la navigazione fino a Casier, dove troviamo il bus che ci porta a Treviso, per il pomeriggio libero. Romantici canali, palazzi storici che si affacciano sui corsi d’acqua o su piazze eleganti, tesori enogastronomici locali come il radicchio e il prosecco. Si dice che sia nato qui anche il tiramisù! L’ideale punto di partenza per una passeggiata è piazza dei Signori, elegante e ricca di storia. L’edificio-simbolo della piazza è il palazzo del Podestà: l’impatto visivo della facciata e della sua perfetta simmetria è notevole. Dietro, svetta alta nel cielo la torre Civica con l’orologio e s’innalza il palazzo dei Trecento. Due minuti a piedi per spostarsi dalla loggia del palazzo dei Trecento a quella dei Cavalieri, una sorta di piazza coperta, di forma quadrangolare, chiusa sui tre lati da arcate a tutto sesto. Una delle attrazioni più curiose di Treviso rimane la fontana delle Tette, dalle sembianze di donna nota per una bizzarra usanza. Dai seni della donna in origine l’acqua viene sostituita con vino: bianco da un seno, rosso dall’altro. Non illudiamoci: al giorno d’oggi sgorga sempre e solo acqua. Imperdibile la zona dei Buranelli, un’area incantevole caratterizzata da ponticelli, mulini, case storiche che si affacciano sui canali e salici piangenti che riversano le loro fronde nell’acqua. Il pranzo è al sacco da consumare durante la navigazione e il rientro in bus alle nostre località di destinazione è previsto in serata.