LAGO D’ISEO

Ritrovo dei signori partecipanti al punto di partenza rilasciato all’iscrizione e incontro con l’accompagnatore CAM per partire in bus verso il lago d’Iseo e raggiungere la cittadina omonima. Incontrata la guida, ne iniziamo la visita. Sebbene dall’800 siano state apportate molte trasformazioni al centro storico, traspare ancora preziosamente conservato l’impianto medievale, quando Iseo è feudo degli Oldofredi e poi dominio dei Martinengo. Imperdibile la pieve romanica di Sant’Andrea, caso rarissimo di facciata a Westwerk, stile frequente in Germania e Francia ma quasi assente in Italia. Anche la chiesetta della Madonna del Mercato, un tempo cappella privata dei Martinengo, merita una visita per i suoi affreschi antichi. Dopo una passeggiata tra i vicoletti e il tempo libero per il pranzo, ci imbarchiamo nel pomeriggio per una crociera lacustre, durante la quale ammirare le tre isole del Sebino: Loreto, San Paolo e la più celebre Montisola. Quarantacinque minuti di navigazione guidata in un’imbarcazione privata, per scoprire storie e segreti di queste bellissime terre emerse che emanano un fascino discreto, che incanta; l’atmosfera dominante ha il sapore domestico dei piccoli paesi che si affacciano sull’acqua, vuoi dalla costa, vuoi dalle pendici delle alture che l’abbracciano. Sbarchiamo a Montisola, alta 600 m s.l.m., dove non circolano automobili e gli abitanti si spostano solo in bici o in scooter. Risultato: l’isola è davvero un’oasi di pace e romanticismo. Tradizione millenaria è la produzione di reti; quando ha avuto qui origine questa antica forma artigianale? Difficile stabilirlo con precisione. Certo è che la conformazione prevalentemente rocciosa e la profondità delle acque che la circondano siano ingredienti dello sviluppo precoce dell’abilità di fare reti. Artefici degli intrecci erano le donne, le cui abili mani annodavano sapientemente i fili sino a ottenere forme e dimensioni varie. Si tratta di uno dei pochi casi nella storia italiana in cui mettere al mondo una figlia femmina era considerata una benedizione. Sin da piccole le bambine imparavano l’arte di annodare le reti. Un sapere trasmesso da madre in figlia per generazioni. Tipicamente maschile era, invece, la pesca, importante fonte di sostentamento degli abitanti dell’isola, così intimamente legata alla produzione delle reti. Da questo idillio riapprodiamo in tempo utile sulla sponda orientale, per riaccomodarci in bus e raggiungere le nostre località di destinazione.