GUBBIO

Di buon’ora incontriamo l’accompagnatore e partiamo in bus alla volta dell’Umbria, attraversando paesaggi che escono dal Natale appena trascorso, tra gli Appennini abbracciati dalla neve e i borghi addobbati a festa. Ci fermiamo a Gubbio, dove incontriamo la nostra guida. Iniziamo così la visita di questa cittadina segnata da una storia ricca e affascinante, che nel periodo festivo si trasforma in un vero scrigno di magia. Le vicende che la vedono protagonista sono davvero innumerevoli e molte sono le tracce che dal passato sono giunte fino ai giorni nostri. Prima tra tutte, il duomo gotico, ai piedi del monte Ingino, intitolato ai santi martiri Mariano e Giacomo. L’itinerario tocca la scenografica e panoramica piazza Grande, che ospita il palazzo dei Consoli, simbolo della città, testimone dell’importanza di Gubbio in epoca medievale. Di fronte al duomo sorge il magnificente palazzo Ducale, eretto nel secondo Quattrocento per volontà del Duca Federico di Montefeltro. Infine la fontana dei Matti, davanti al palazzo del Bargello. Tutti possono ottenere il titolo di matto facendo tre giri intorno alla fontana e facendosi bagnare alla presenza di un eugubino! In occasione del pranzo libero, non rinunciamo ai dolci natalizi del territorio: il celebre panpepato, le pinoccate – dolcetti di zucchero e pinoli – e il torciglione, una sorta di grosso serpente fatto di pasta di mandorle, decorato con frutta candita e occhi di cioccolato. Sapori antichi che ci raccontano storie di festa e tradizione come il pomeriggio che ci attende per ammirare i mercatini ai piedi dell’albero di Natale più grande del mondo, da oltre trent’anni nel Guinness dei primati. Realizzato sulle pendici del monte Ingino, l’albero è costituito da oltre trecento sorgenti luminose di vario colore, collegate tra loro da chilometri di cavi elettrici in grado di realizzare un effetto cromatico assolutamente particolare e unico. Quando cala la sera, l’accensione dell’albero regala un’emozione intensa, con le luci che disegnano una sagoma brillante visibile anche a chilometri di distanza: un vero spettacolo per gli occhi e per il cuore. Al termine, ci sistemiamo in bus per rientrare alle nostre località di destinazione, portando con noi il calore di Gubbio e la magia di Santo Stefano.